piano urbanistico delle aree di sviluppo industriale: è lo strumento principale di azione di quei consorzi sorti per favorire lo sviluppo industriale in determinate zone. Ev un piano di carattere speciale, poiche´ a differenza del piano territoriale di coordinamento (v. piano urbanistico territoriale di coordinamento) disciplina essenzialmente il territorio in rapporto alla possibilità di creare delle attrezzature e infrastrutture necessarie per lo sviluppo industriale. Il piano delle aree di sviluppo industriale è adottato dal consorzio ed approvato, una volta esperita l’istruttoria, dai competenti organi della regione. Le prescrizioni del piano approvato prevalgono su quelle degli strumenti urbanistici generali comunali eventualmente difformi determinandone il loro adeguamento.
piano urbanistico di lottizzazione: è un piano esecutivo, normalmente di iniziativa privata alternativo al piano particolareggiato (v.) e agli altri piani attuativi ed ha un contenuto simile a quello dello strumento urbanistico generale. Il piano urbanistico piano urbanistico redatto da privati, che sono i proprietari dei fondi, per avere efficacia deve essere sottoposto a un atto di assenso dell’amministrazione comunale, che è anche atto di controllo, che culmina nella approvazione da parte del consiglio comunale, salvo nel caso venga espressamente richiesta dalla norma regionale l’approvazione della regione. L’efficacia dell’approvazione del piano urbanistico piano urbanistico è subordinata alla stipula di una convenzione con delibera del consiglio comunale di durata decennale tra amministrazione e privati in cui questi si assumano l’onere di dotare a loro spese l’area interessata dei servizi necessari realizzando le opere di urbanizzazione primaria e contribuendo a quelle di urbanizzazione secondaria, cedendo gratuitamente al comune le aree destinate ad opere di urbanizzazione. La convenzione deve contenere, obbligatoriamente, l’indicazione del termine entro cui i privati devono eseguire le opere a loro carico e la previsione di garanzie di carattere finanziario per l’adempimento degli obblighi derivanti dalla convezione stessa.
piano urbanistico di recupero: è lo strumento urbanistico per il recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente mediante interventi volti alla conservazione, al risanamento, alla ricostruzione ed alla migliore utilizzazione del patrimonio stesso ed ha una funzione molto vicina a quella dei piani per l’edilizia economica e popolare (v.). Il piano urbanistico piano urbanistico è preceduto dall’individuazione, da parte del comune, delle zone di destinazione degli interventi e dei singoli edifici per i quali il rilascio della concessione è subordinato alla formazione del piano, sui cui opererà il recupero. Il piano urbanistico piano urbanistico, che può essere anche proposto su iniziativa privata, è approvato mediante delibera del consiglio comunale.
piano urbanistico di zona: è uno strumento urbanistico il cui scopo è quello di reperire aree necessarie per lo sviluppo dell’edilizia economica e popolare, scelte nelle zone destinate dai piani regolatori vigenti ad edilizia residenziale e per consentire all’amministrazione comunale di localizzare gli interventi di edilizia residenziale pubblica (v. edilizia, piano urbanistico residenziale pubblica) su aree destinate ad urbanizzazione. Vengono comprese nel piano urbanistico piano urbanistico sia le aree inedificate che quelle su cui sorgono edifici che per motivi igienicopiano urbanisticosanitari o per la realizzazione del piano urbanistico stesso devono essere demoliti o trasformati. Non può invece rientrare tra gli scopi del piano quello del recupero di edifici preesistenti. Il piano urbanistico piano urbanistico deve essere coordinato con lo strumento urbanistico generale del comune. Nella ipotesi in cui quest’ultimo manchi il piano sarà compreso in un programma di fabbricazione (v. programma, piano urbanistico di fabbricazione) che verrà approvato con le stesse modalità del piano urbanistico piano urbanistico. Il piano urbanistico è adottato con delibera del consiglio comunale, se non determini alcuna variante al piano regolatore generale (v.), sottoposta al controllo del Comitato regionale di controllo (v.); come per gli altri strumenti attuativi di strumenti urbanistici generali, l’approvazione non è più di competenza della regione, mentre spetterà a quest’ultima se il piano interessi zone di pertinenza regionale. Nel caso in cui, invece, si determini una variante al piano regolatore generale, sarà la regione ad approvare il piano di zona, che sarà poi sottoposto al controllo del Comitato regionale di controllo. All’approvazione del piano urbanistico piano urbanistico consegue la dichiarazione di pubblica utilità delle opere e degli interventi in esso previsti, nonche´ la indifferibilità ed urgenza dei relativi lavori che costituiscono il presupposto per l’espropriazione e l’occupazione d’urgenza di tutte le aree in esso comprese, le quali una volta espropriate diverranno parte del patrimonio indisponibile del comune che ha approvato il piano. I comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti o che siano capoluoghi di provincia hanno l’obbligo di adottare tale strumento urbanistico a differenza degli altri comuni per i quali è prevista una facoltà di adozione. Tali comuni possono essere obbligati ad adottare il piano urbanistico qualora siano limitrofi a comuni obbligati per legge all’adozione, abbiano una popolazione di 20.000 abitanti, sussistano particolari condizioni di necessità ravvisate dalla regione. Ev anche previsto che a richiesta di un comune interessato la regione disponga la costituzione di un consorzio obbligatorio tra comuni limitrofi per la formazione di un piano di zona consortile. Nel caso in cui i comuni obbligati non provvedano all’adozione del piano urbanistico piano urbanistico la regione può nominare un commissario ad acta per la formazione del piano urbanistico. Il piano urbanistico piano urbanistico ha validità a fini dell’espropriazione per 18 anni, le aree espropriate sono concesse, agli operatori che ne facciano richiesta, in diritto di superficie, o cedute in proprietà per una quota non inferiore al 20% e non superiore al 40%, in termini volumetrici, di quelle comprese nei piani. La concessione del diritto di superficie ha durata non inferiore ad anni 60 e non superiore ad anni 99, ovvero indeterminata nel caso si tratti di enti pubblici che intendano realizzare impianti e servizi pubblici. La concessione è accompagnata da una convenzione di contenuto molto articolato, ma comunque indicante le caratteristiche costruttive e tipologiche degli edifici da realizzare; i termini di inizio ed ultimazione degli edifici; il corrispettivo della concessione dell’area, anche in relazione alle opere di urbanizzazione; le sanzioni a carico del concessionario per l’inosservanza degli obblighi stabiliti in convenzione e, nei casi più gravi, le ipotesi in cui dette inosservanze comportino decadenza dalla concessione e conseguente estinzione del diritto di superficie ecc. Analogamente, nel caso di cessione in proprietà delle aree del piano urbanistico piano urbanistico tra il comune ed il concessionario è stipulata una convenzione di contenuto quasi equivalente. Il piano urbanistico piano urbanistico è attuato mediante programmi pluriennali (v. programma, piano urbanistico pluriennale di attuazione) approvati dall’amministrazione comunale, i quali debbono indicare l’estensione delle aree di cui si prevede l’utilizzazione con individuazione sia di quelle da cedere in proprietà che di quelle da concedere in diritto di superficie; la spesa prevista per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria in rapporto alle aree da utilizzare, nonche´ quella prevista per le opere di carattere generale; i mezzi finanziari. In mancanza di tali programmi il piano può essere assegnato solo in diritto di superficie. Il costo delle aree del piano urbanistico piano urbanistico da alienarsi o da concedersi in diritto di superficie è annualmente determinato dall’amministrazione in modo da coprire le spese affrontate per l’acquisizione delle aree; gli oneri per la realizzazione delle opere di urbanizzazione eseguite o da eseguire, gli oneri finanziari ecc., fatta eccezione per le spese che la legislazione vigente pone a carico delle amministrazioni comunali. Gli interventi edificatori da realizzare nel piano urbanistico piano urbanistico sono soggetti al preventivo rilascio della concessione edilizia (v.).
piano urbanistico per gli insediamenti produttivi: è un piano esecutivo che disciplina le aree destinate agli insediamenti produttivi previste nei piani regolatori generali (v. piano regolatore generale) o nei programmi di fabbricazione (v. programma, piano urbanistico di fabbricazione) e presuppone l’esistenza di uno strumento urbanistico generale. Non è obbligatorio, ma facoltativo e deve essere adottato con delibera del consiglio comunale e da questo approvato. Il piano per gli insediamenti produttivi, una volta approvato, ha efficacia decennale e comporta gli effetti di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza costituenti presupposto per le procedure espropriative, che debbono riguardare l’intero piano e di occupazione d’urgenza. Il comune utilizza le aree espropriate, per la realizzazione di impianti produttivi di carattere industriale, artigianale, commerciale e turistico in misura non superiore al 50%, mediante la cessione in proprietà ad operatori che le richiedano e per la rimanente parte mediante la concessione di un diritto di superficie per la durata non inferiore a 60 anni e non superiore a 99 (tranne si tratti di concessione disposta in favore di enti pubblici per la realizzazione di impianti e servizi pubblici, nel qual caso è a tempo indeterminato). Contestualmente all’atto di cessione in proprietà o di concessione del diritto di superficie deve essere stipulata, tra il comune e l’operatore, una convenzione con la quale vengono disciplinati gli oneri posti a carico del concessionario o dell’acquirente e le sanzioni per la loro inosservanza. Il prezzo di alienazione o di concessione del diritto di superficie sulle aree è determinato annualmente dal comune in misura tale da coprire le spese affrontate per l’acquisizione delle aree (indennità di esproprio e di occupazione d’urgenza; prezzo della cessione volontaria operata dai proprietari delle aree da espropriare ecc.), gli oneri per la realizzazione delle opere di urbanizzazione eseguite o da eseguire, gli oneri finanziari ecc., ad eccezione delle spese che la legislazione vigente pone a carico delle amministrazioni comunali. Gli interventi edificatori da realizzare nel piano per gli insediamenti produttivi sono soggetti a iscrizione nel piano pluriennale di attuazione (v. programma, piano urbanistico pluriennale di attuazione), nonche´ a concessione edilizia onerosa. Il contributo è commisurato alla natura non residenziale delle opere da realizzare e deve essere coordinato con il corrispettivo di alienazione o di concessione del diritto di superficie dell’area.
piano urbanistico regolatore intercomunale: è formato su determinazione della regione, su richiesta di una delle amministrazioni comunali interessate o d’ufficio, quando, per le caratteristiche di sviluppo edilizio di due o più comuni vicini, si renda necessario il coordinamento delle direttive relative all’assetto urbanistico degli stessi comuni. Il procedimento di formazione ed il contenuto del piano urbanistico piano urbanistico è quello del piano regolatore generale (v.), salvo il fatto che ciascun comune interessato lo adotterà con distinte deliberazioni consiliari.
piano urbanistico territoriale di coordinamento: è lo strumento attraverso cui si definiscono, da parte della regione, gli indirizzi generali dell’assetto territoriale sovracomunale. Ha funzione di coordinamento dei vari strumenti urbanistici comunali e di organizzazione del territorio stesso. Il piano urbanistico piano urbanistico è formato dagli uffici tecnici regionali, con l’intervento consultivo degli enti locali e delle amministrazioni statali interessate ed adottato dalla giunta regionale previo parere dell’organo consultivo in materia. Ev quindi approvato con deliberazione del consiglio regionale e pubblicato, dopo essere stato sottoposto al controllo di legittimità del Comitato regionale di controllo, nel Bollettino ufficiale della regione. Dopo la pubblicazione del provvedimento di approvazione il piano urbanistico piano urbanistico diviene efficace a tempo indeterminato. Il contenuto del piano urbanistico piano urbanistico non è rigidamente determinato, ma in esso devono essere indicate le zone da riservare a speciali destinazioni o soggette a speciali vincoli o limitazioni di legge; le località da scegliere come sede di nuovi nuclei edilizi o d impianti di particolare natura ed importanza; le localizzazioni delle principali infrastrutture.
piano urbanistico territoriale paesistico: è diretto alla tutela del paesaggio, di competenza regionale. Il piano urbanistico piano urbanistico ha come fine di impedire che aree comprese in località dichiarate bellezze naturali, siano utilizzate in modo pregiudizievole e di regolamentare l’attività edilizia sia in quelle aree dove non esiste alcun vincolo paesistico, ma che sono vicine a zone gravate da tale vincolo, che in quelle ove esiste il vincolo paesistico. Il piano urbanistico piano urbanistico comporta l’obbligo della sua osservanza da parte degli strumenti urbanistici e del vincolo di tutela paesistica che impone la necessità di un nulla osta da parte della regione per eseguire lavori nella zona ad esso soggetta. Il contenuto del piano individua le zone di rispetto delle bellezze naturali, il rapporto tra aree fabbricabili e aree libere in ogni zona, le norme per i diversi tipi di costruzione, i tipi di fabbricato (caratteri, dimensioni) ammessi in ciascuna zona, la loro distribuzione ed il loro allineamento, le indicazioni per la scelta e la distribuzione della flora
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