abbandono della cosa: consiste nella cessazione volontaria, da parte del proprietario di una cosa, del possesso della stessa, accompagnata dall’intenzione di dismetterne la proprietà . L’atto di abbandono (detto anche derelizione) da parte del proprietario pone la cosa nella condizione di cosa non in proprietà di alcuno (art. 923 c.c.) e ne consente l’acquisto mediante quel modo di acquisto della proprietà denominato occupazione (v.). Casi particolari di abbandono sono costituiti dalla fuga di sciami di api (art. 924 c.c.) o di animali mansuefatti (art. 925 c.c.) dal fondo del loro proprietario al fondo di un altro soggetto: se gli animali non sono stati rispettivamente inseguiti entro due giorni dalla fuga o reclamati entro venti giorni da quando il proprietario ha avuto conoscenza del luogo dove si trovano, essi vengono acquistati dal proprietario del fondo che se ne è impossessato V. anche rifiuto.
abbandono della nave: facoltà prevista a beneficio dell’assicurato contro i rischi della navigazione marittima. Nel caso in cui la nave o la merce sia, o si presuma, perita completamente o quando abbia subito un danno che supera i tre quarti del suo valore assicurabile, l’assicurato può abbandonarla all’assicuratore, che gli liquiderà l’indennizzo per perdita totale e subentrerà all’assicurato nei diritti sulla nave e sulle merci abbandonate. V. assicurazione, abbandono della nave.
abbandono della residenza notarile: è la violazione, da parte del notaio, dell’obbligo, stabilito dall’art. 26 l. 16 febbraio 1913, n. 89, di risiedere nel proprio distretto di appartenenza e di tenere studio aperto nella propria sede, assistendovi personalmente, nei giorni della settimana e con l’orario fissati dal presidente della Corte d’appello, previo parere del consiglio notarile. Il notaio non può assentarsi dal distretto per più di cinque giorni in ogni bimestre, quando nel Comune assegnatogli c’è un solo notaio, e per non più di dieci giorni, se ci sia un altro notaio, salvo che per ragioni di pubblico servizio o per adempiere ai suoi obblighi presso i pubblici uffici. Il notaio può ottenere un permesso per assentarsi per un periodo maggiore secondo le modalità previste dal predetto art. 26 l. 16 febbraio 1913 n. 89
abbandono del premio: v. contratti di borsa, abbandono a premio.
abbandono del territorio: consiste nella perdita da parte dello Stato persona o Stato governo della sua sovranità su un determinato territorio che costituisce l’ambito spaziale della comunità territoriale sulla quale lo Stato esercita il proprio controllo effettivo. Gli elementi costitutivi dell’istituto sono due: la derelictio, elemento oggettivo, e l’animus derelinquendi, elemento soggettivo. La derelictio consiste nell’effettivo abbandono del territorio e/o nella perdita del controllo effettivo dell’autorità di governo sul territorio; l’animus derelinquendi consiste nell’intenzione dichiarata dall’occupante a rinunciare all’esercizio della propria sovranità su quel determinato territorio. Come per il caso di acquisto di territori, perche´ si abbia abbandono o derelizione a termini del diritto internazionale occorre la contestuale presenza dei due elementi costitutivi.
abbandono di aeromobile: si integrano gli estremi del reato di abbandono di aeromobile qualora un componente dell’equipaggio, pur essendovi obbligato, non si rechi a bordo dell’aeromobile. La menzionata figura delittuosa ha carattere sussidiario poiche´ le disposizioni di cui all’art. 1091 c. nav. non si applicano se il fatto è previsto come più grave reato da diversa disposizione di legge. La fattispecie è stata disciplinata allo scopo di reprimere la cosciente e volontaria omissione dell’adempimento di ordini legalmente impartiti, al fine di garantire il funzionamento dei servizi tecnici dell’aeromobile.
abbandono di difesa: il divieto di abbandono abbandono concerne tutte le fasi processuali compreso il momento costituito dall’estrinsecarsi di attività che precedono il dibattimento propriamente inteso. Perche´ ricorra l’abbandono abbandono, previsto dall’art. 105 c.p.p. occorre che l’avvocato abbia assunto la qualità di difensore dell’imputato e che questi, per effetto dell’abbandono, sia rimasto privo di assistenza. Ev prevista la competenza esclusiva per le sanzioni disciplinari relative all’abbandono abbandono del Consiglio dell’ordine con il comma 4o dell’art. 105 c.p.p.; si prevede un dovere di rapporto che si è ritenuto conveniente estendere oltre i casi di abbandono e rifiuto della difesa facendo carico all’Autorità giudiziaria di riferire al Consiglio dell’ordine ogni altra violazione da parte del difensore dei doveri di lealtà e probità nel procedimento.
stato di abbandono dei minori: l’abbandono costituisce il presupposto perche´ il tribunale dei minorenni possa dichiarare il loro stato di adottabilità ai sensi dell’art. 8 della l. 4 maggio 1983 n. 184; sussiste quando i genitori dei minori sono ignoti, o quando, benche´ noti, abbiano lasciato i figli privi di assistenza morale o materiale; sussiste anche quando i minori siano ricoverati presso istituti di assistenza o siano stati affidati ad una comunità familiare
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