Redditi fondiari

Per redditi fondiari si intendono i redditi inerenti ai terreni o ai fabbricati situati nel territorio dello Stato che sono o devono essere iscritti nel catasto. Si distinguono in reddito dominicale, reddito agrario e reddito dei fabbricati. La caratteristica comune a tutte queste sottocategorie è rappresentata dalla determinazione del reddito in base al catasto (v.). Presupposto per la tassazione dei redditi fondiari è il possesso dell’immobile in base a proprietà , usufrutto, enfiteusi o altro diritto reale. Esiste peraltro una eccezione relativamente al reddito agrario per i terreni dati in affitto, in cui il reddito viene imputato all’affittuario e non al titolare del diritto reale a partire dalla data in cui ha effetto il contratto. Ragionando in termini di possesso la giurisprudenza ha riconosciuto che l’assegnazione di terreni a titolo provvisorio da parte di enti di sviluppo agrario comporta l’imputazione del reddito all’assegnatario, equiparandone la posizione a quella dell’affittuario di un terreno agricolo; al contrario nel caso del comodato il reddito è imputato al titolare del diritto reale e non al comodatario, che ha la semplice detenzione del terreno. Nell’ipotesi di contitolarità della proprietà o di altro diritto reale si procede ad una imputazione proredditi fondiariquota, indicando nella dichiarazione dei redditi le generalità degli altri contitolari. Qualora vi sia la coesistenza di più diritti reali il reddito dovrebbe essere imputato, in linea di principio, al titolare del diritto reale che attribuisce il possesso; così ad es. all’usufruttuario rispetto al nudo proprietario. Se vi è stato un trasferimento del possesso del terreno nel corso del periodo dell’imposta, il reddito viene imputato proporzionalmente al periodo di possesso (criterio proredditi fondiaritempore). Anche nel caso di trasferimento dovranno fornirsi alcune indicazioni nella dichiarazione dei redditi fondiari: il titolo del trasferimento, gli estremi della trascrizione, le generalità del nuovo possessore.