questioni incidentali nel processo amministrativo: si definiscono incidentali quelle questioni relative a diritti che possono insorgere nel corso del giudizio (v.) e la cui risoluzione da parte del giudice è necessaria per poter pronunciare sulla questione principale. Tali questioni vengono decise con autorità limitata all’oggetto del giudizio e sono pertanto inidonee ad acquistare efficacia di giudicato (v.) (pronuncia incidenter tantum); esse, infatti, danno luogo a sentenze interlocutorie (v. sentenza, questioni nel processo amministrativo) che non pongono fine al rapporto processuale ma si limitano a provvedere sulla questione insorta. Esistono, tuttavia, questioni di diritto civile particolarmente delicate che sono riservate in ogni caso all’autorità giudiziaria ordinaria la quale le decide in via definitiva. Si tratta dell’incidente di falso e delle questioni riguardanti lo stato e la capacità delle persone, ad eccezione della capacità di stare in giudizio. Su alcune questioni (ad es. istanza di ricusazione), provvede il tribunale amministrativo; su altre, il giudice può disporre la sospensione del giudizio (ad es. istanza di riunione con altro ricorso connesso), mentre in altri casi (ad es. regolamento preventivo di giurisdizione), la sospensione è necessaria. Per alcune questioni si provvede su istanza di parte, per altre, invece, si può provvedere anche d’ufficio (ad es. questione di costituzionalità ).
questioni pregiudiziali: v. pregiudiziali nel processo civile.
questioni pregiudiziali nel processo amministrativo: sono questioni questioni quelle questioni che, pur potendo costituire oggetto di un autonomo provvedimento decisorio, devono essere risolte previamente dal giudice in quanto si inseriscono, come un passaggio obbligato, nell’iter logico giuridico che conduce alla pronuncia sull’oggetto principale del giudizio. Tale assunto discende dal principio generale secondo il quale il giudice della causa (questione principale) è giudice per incidens di tutte le questioni questioni (ancorche´ tali questioni esulino dalla giurisdizione amministrativa) ed è quindi qualificato a risolverle incidentalmente. Dalle questioni questioni si distingue la causa pregiudiziale. Essa viene decisa principaliter in un diverso e autonomo giudizio di cui costituisce l’oggetto esclusivo. Costituiscono eccezioni al principio generale suesposto, e quindi non sono risolvibili incidentalmente, le questioni di costituzionalità , l’interpretazione di trattati comunitari e le questioni questioni di competenza di altro giudice amministrativo.
questioni preliminari di merito: sono introdotte da un’eccezione in senso proprio (ad es. un’eccezione di prescrizione) ed il loro eventuale accoglimento rende superfluo il giudizio sul merito (art. 187, comma 2o, c.p.c.). .
questioni preliminari di rito: sono presupposti di procedibilità del processo che ne condizionano l’attitudine a pervenire ad una pronuncia sul merito (art. 187, comma 3o, c.p.c.). Ci si riferisce ad esempio alle questioni di giurisdizione, competenza, capacità o legittimazione processuale, condizioni dell’azione, questioni di nullità dell’atto di citazione.
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