Particolare tecnica finanziaria preordinata all’acquisizione di una società da parte di un’altra società attraverso un ampio ricorso al debito. La realizzazione di un leveraged buy out comporta che il debito contratto per l’acquisizione sia assunto, anziche´ dal soggetto acquirente, dal soggetto acquisito e rimborsato mediante gli utili da quest’ultimo prodotti e/o la cessione di alcuni suoi beni. Pertanto, la caratteristica del leveraged buy out è quella di lasciare la società acquisita con un rapporto di indebitamento maggiore rispetto a prima dell’operazione stessa. Il leveraged buy out si fonda essenzialmente, come indica la stessa espressione leveraged, sul concetto di leva finanziaria, consistente nel rapporto tra l’indebitamento totale e le attività totali di una società ed avente la funzione di individuare quale sia la capacità di indebitamento di una società e come tale indebitamento influisca sulla redditività della stessa. Le principali forme di leveraged buy out attualmente applicate sono dirette sia all’acquisizione di azioni o quote di una società (stock acquisition o merger) sia all’acquisizione di beni aziendali, rami d’azienda o aziende (assets acquisition). In entrambe le modalità applicative, l’operazione per lo più viene acquisita attraverso il compimento delle seguenti fasi: a) acquisto o costituzione di una holding (nella prassi, denominata newco); b) erogazione a newco dei finanziamenti; c) acquisto, da parte di newco, delle azioni/quote o dei beni aziendali di una società operativa (nella prassi, denominata target); d) eventuale fusione per incorporazione di target in newco, qualora l’oggetto dell’acquisizione sia rappresentato dalle azioni o quote di target. Da un punto di vista giuridico, il principale problema che può porsi relativamente alla realizzazione di un’operazione di leveraged buy out riguarda la violazione del divieto espresso dal 1o comma dell’art. 2358 c.c., che dispone che la società non può accordare prestiti ne´ fornire garanzie per l’acquisto o la sottoscrizione delle azioni proprie. A tale riguardo, in dottrina si discute se l’assunzione del debito di acquisizione da parte di target possa essere intesa come una concessione di prestito. Altre problematiche importanti riguardano la determinazione del rapporto di cambio nel caso in cui si attui la fusione, il trattamento fiscale della fusione stessa, l’insorgenza di fenomeni di insider trading (v.), qualora informazioni privilegiate relative alla società oggetto dell’acquisizione, assunte nel corso delle trattative, siano state abusivamente utilizzate.
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