Leva militare

La leva militare trova il suo fondamento nella Costituzione (art. 52) che dispone l’obbligatorietà del servizio militare nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge per tutti i cittadini italiani di sesso maschile. L’attuazione della leva militare è preceduta da una serie di operazioni che si concretizzano in due subprocedimenti, quello dell’iscrizione alle liste di leva e quello successivo dell’arruolamento. L’iscrizione nelle liste di leva militare (in base all’età e al domicilio) non fa sorgere l’obbligo del servizio militare, ma determina l’individuazione dei soggetti che saranno tenuti a prestarlo e può essere realizzata, oltre che a seguito della dichiarazione dell’obbligato, anche d’ufficio. L’organo amministrativo preposto alla formazione delle liste è il sindaco in qualità di ufficiale di governo, che è tenuto ad inviarle al capo dell’ufficio di leva militare per l’arruolamento nell’esercito (v.) e nell’aeronautica militare (v.) e, per i comuni costieri, al capo dell’ufficio di leva militare della Capitaneria di porto competente per territorio per l’arruolamento nella marina militare (v.). All’iscrizione seguono le operazioni di arruolamento atte ad accertare l’idoneità psicofisica del soggetto al servizio militare e ad individuarne le attitudini e le capacità . Il giudizio emesso conclude tale fase e dà vita ad una nuova fase costitutiva del procedimento che si conclude con l’arruolamento degli idonei o con l’esclusione degli indegni, l’ammissione all’eventuale dispensa per coloro che si trovino in particolari condizioni, la riforma per imperfezione fisica accertata da organi sanitari pubblici o per inidoneità permanente al servizio militare o infine la dichiarazione di renitenza per coloro che non si siano presentati alla chiamata senza giustificato motivo o che pur essendosi presentati si siano rifiutati di sottoporsi alla visita. Dal procedimento di leva militare sorge il rapporto militare. Ev possibile svolgere la leva militare anche nelle forze di polizia (v.).