Si definisce perdita di bilancio l’eccedenza del totale delle componenti reddituali negative su quelle positive, emergente dal conto profitti e perdite relativo all’esercizio in considerazione. Ai fini contabili, la perdita di bilancio può essere coperta in diversi modi; innanzitutto è possibile ridurre o annullare gli appositi fondi di riserva, precostituiti con gli utili realizzati negli esercizi precedenti e che non siano stati distribuiti o reinvestiti nell’impresa: la costituzione di un fondo di riserva (v.) è facoltativa per le società di persone e obbligatoria per le società di capitali. Se non esiste un apposito fondo di riserva o se non è comunque sufficiente ad assorbire completamente le perdite, si può decidere per il rinvio al futuro di queste ultime, nell’attesa di trovare loro copertura tramite futuri utili di esercizio. Ovviamente, in questo caso, gli utili futuri non potranno essere distribuiti ai soci fino a copertura della perdita in sospeso. Un’altra via per ripianare la perdita di bilancio è rappresentata da un reintegro da parte dei soci, cioè da un versamento effettuato da ogni socio in proporzione alla sua quota di partecipazione al capitale, allo scopo di ricostituire l’integrità del capitale intaccato dalla perdite. Se invece i soci non hanno la volontà o la possibilità di procedere alla reintegrazione, si fa luogo ad una riduzione del capitale sociale e ad una diminuzione proporzionale del valore nominale delle quote di partecipazione. Da un punto di vista fiscale, le perdite delle società di capitali possono essere riportate in detrazione dagli utili degli esercizi successivi; quelle delle società di persone sono invece ripartite, visto il peculiare criterio di imposizione dei redditi di tali soggetti, tra i soci in proporzione delle loro quote di partecipazione. Le quote di perdita riferibili a ciascun socio possono poi essere portate in detrazione dagli altri redditi conseguiti nello stesso anno ed una eventuale eccedenza può essere detratta dal reddito complessivo dei cinque periodi d’imposta successivi (v. riporto delle perdite).
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