L’Organizzazione internazionale del lavoro è un organismo tripartito, composto da rappresentanti dei governi, delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori, costituito nel 1919 nell’ambito della Società delle Nazioni, e dal 1946 adottato dall’Onu, con scopi di promozione della giustizia sociale. Gli atti dell’Oil si distinguono in convenzioni e raccomandazioni: le prime creano obblighi per gli Stati che le ratificano, mentre le seconde non costituiscono oggetto di un obbligo, ma rappresentano delle linee guida per l’azione dei governi in campo sociale. Gli Stati membri dell’Oil (circa 150) hanno l’obbligo di sottoporre le convenzioni, entro un anno dalla chiusura della sessione della Conferenza che le ha promulgate, all’autorità o alle autorità competenti allo scopo di adottarle con legge di ratifica o di prendere misure di altro tipo. Hanno inoltre l’obbligo di informare il direttore generale dell’Ufficio internazionale del lavoro delle misure prese, di comunicare la ratifica formale della convenzione e di prendere le misure necessarie a rendere effettive le disposizioni contenute nella convenzione, ovvero, in caso di mancata ratifica, di fare rapporto ad intervalli appropriati, decisi dal consiglio di amministrazione, sullo stato della propria legislazione e sulle pratiche relative alla questione oggetto della convenzione, precisando come si intenda garantire l’effettività delle disposizioni contenute nella convenzione per via legislativa, per via amministrativa, tramite i contratti collettivi o in ogni altro modo, esponendo le difficoltà che impediscono o ritardano la ratifica della stessa. Obblighi analoghi sussistono in ordine alle
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