Enciclopedia giuridica

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Amministrazione autonoma

L’espressione amministrazione autonoma designa, solitamente, amministrazioni che fanno parte del potere pubblico centrale, ma può anche indicare la gestione di servizi pubblici locali mediante aziende speciali. (Sandulli).

amministrazione autonoma locale: le aziende speciali o municipalizzate, istituite dai Comuni in base al t.u. sulla municipalizzazione del 1925 e la cui disciplina è stata modificata dalla l. 8 giugno 1990, n. 142, sono enti tecnicoamministrazione autonomaproduttivi di cui i Comuni si servono per l’esercizio di uno o più servizi pubblici locali. Gli artt. 22 e 23 della l. n. 142 del 1990 hanno profondamente modificato la configurazione dell’amministrazione autonoma amministrazione autonoma. Ai sensi del t.u. del 1925, le aziende speciali erano organismi strumentali del comune, non forniti di personalità giuridica, dotati di limitata autonomia contabile e organizzativa, non operanti al di fuori del territorio comunale. La legge di riforma delle autonomie locali ha trasformato le aziende in enti strumentali, dotati di personalità giuridica, autonomia imprenditoriale e di proprio statuto. Organi dell’azienda sono il consiglio di amministrazione, il presidente ed il direttore, al quale compete la responsabilità gestionale. L’azienda deve operare con criteri di imprenditorialità , con obbligo del pareggio di bilancio. (Sandulli).

amministrazione autonoma statale: l’amministrazione autonoma amministrazione autonoma non gode di una vera e propria autonomia, intesa come libertà da legami, in quanto fa capo ad un ministro, che sovente ne è l’organo di vertice ed ha poteri di indirizzo. La convenzionale denominazione di amministrazione autonoma amministrazione autonoma fu utilizzata all’inizio del secolo al fine di evidenziare il carattere derogatorio della disciplina, regolata da un complesso normativo diverso da quello proprio degli altri apparati dello Stato. L’amministrazione autonoma amministrazione autonoma, in realtà, è una branca operativa dell’organizzazione ministeriale cui appartiene. Ev un modello organizzativo non omogeneo. Si tratta, difatti, di una figura non disciplinata da una normativa uniforme e per la quale non sono individuabili caratteri comuni. Il regime giuridico non ha carattere unitario. L’organizzazione di vertice è solitamente articolata in tre organi: ministro (titolare di funzioni deliberative), consiglio di amministrazione (che ha funzioni consultive), direttore generale. Lo status dei dipendenti dell’amministrazione autonoma amministrazione autonoma è, di regola, assimilabile all’impiego statale. Sotto il profilo finanziario, il bilancio dell’amministrazione autonoma amministrazione autonoma è distinto da quello statale, anche se è solitamente allegato a quello del ministero di cui fa parte. Nella maggior parte dei casi, le amministrazioni di questo tipo non sono dotate di personalità giuridica. Il modello organizzativo dell’amministrazione autonoma amministrazione autonoma è ormai in crisi. Negli ultimi anni, molte amministrazioni autonome sono state trasformate in enti pubblici, dotati di personalità giuridica, o in società per azioni. (Sandulli).


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