contratto di swap: l’espressione swap indica lo scambio realizzato da parte di due soggetti degli eventuali vantaggi o svantaggi connessi alle oscillazioni dei rapporti di cambio della valuta straniera oggetto, alternativamente, del debito o del credito di ciascuno di essi. La finalità sottesa all’operazione è il mantenimento di un valore unitario e costante nel corso del tempo del rapporto di cambio della valuta estera con la valuta nazionale, realizzato attraverso, come appunto indica il termine inglese di swap, lo scambio, il baratto, tra due contraenti, delle rispettive posizioni di rischi di cambio tanto in positivo che in negativo, in modo tale che l’eventuale svantaggio dell’uno sia neutralizzato dall’eventuale vantaggio dell’altro. L’operazione di swap può anche riferirsi unicamente alle fluttuazioni dei tassi di interesse ed alla copertura dei rischi da questi derivanti. Un elemento comune a queste operazioni è costituito dalla presenza di un intermediario finanziario, solitamente un istituto bancario, quale tramite dell’intera operazione. Il carattere bilaterale dell’aleatorietà contraddistingue il contratto di swap in quanto la distribuzione della prestazione principale tra le parti contraenti, come anche la determinazione del suo ammontare, dipende dal verificarsi di un evento incerto e comunque in nessun modo influenzabile dalle parti.
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