Obiettivo principale di alcune convenzioni volte a garantire, appunto, la coesistenza pacifica tra gli Stati (quali ad esempio la Carta delle N.U. che prevede un sistema di sanzioni e di controlli reciproci per chi viola gli impegni di non entrare in conflitto), rappresenta in realtà lo sforzo attraverso il quale gli Stati cercano di rimediare alla carenza istituzionale della società internazionale, al fine di realizzare un sistema interattivo di collaborazione e di rispetto reciproco, pur senza rinunciare alle prerogative classiche della sovranità statale. Una spinta in questo senso è venuta dagli Stati socialisti quali l’Urss e la Cina. In un documento firmato dalla Cina e dall’India ad esempio (Panch Shila) del 28 giugno del 1954, vengono enunciati i Cinque principi della coesistenza pacifica: rispetto reciproco dell’integrità territoriale e della sovranità degli Stati; relazioni fondate sull’uguaglianza e sui privilegi reciproci; la cooperazione pacifica.
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