Voce di origine inglese che indica la figura generale di intermediario il quale, verso il pagamento di un compenso, agevola la conclusione di un affare tra due o più parti, senza acquistare la proprietà della merce o la titolarità del diritto oggetto del contratto che si conclude per il suo intervento. Il broker si distingue dall’agente di commercio in quanto non è legato da rapporto di collaborazione con nessuna delle parti del contratto; si distingue, altresì, dal mediatore, perche´ non si limita ad un’attività di interposizione, ma svolge, per conto del cliente, un’attività complessa di consulenza ed assistenza del cliente. La figura più nota di broker è quella del broker di assicurazione (v. assicurazione, broker di broker); vi sono poi figure di broker che operano nell’ambito della compravendita di titoli, oppure nell’ambito dell’importazione ed esportazione di merci. Ha acquistato importanza la figura dell’exchange broker, che compie operazioni in valuta estera, e gli stock brokers, che agevolano le operazioni di negoziazione di titoli quotati in borsa. Si dicono contratti di brocheraggio i contratti conclusi dal broker con una o entrambe le parti: essi hanno ad oggetto l’obbligazione del broker di svolgere attività di interposizione e di prestare una qualificata consulenza a beneficio del cliente, verso pagamento di un corrispettivo.
broker captive: è il broker che agisce all’interno e nell’interesse di un gruppo finanziario industriale. La sua attività consiste nella ricerca di compagnie che devono assicurare i rischi della casa madre ai prezzi più convenienti. Il vantaggio principale della costituzione broker broker sta nell’eliminazione del costo di intermediazione e nella possibilità di fruire di uno strumento che opera
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