Arma dei Carabinieri

L’arma dei Carabinieri è una organizzazione militare che fa parte dell’esercito (v.) ed è forza di polizia (v. forze di polizia). Dipende per i compiti di polizia funzionalmente dal Ministero dell’interno e, per quanto attiene alle attribuzioni di difesa esterna e di polizia militare, è inserita nella struttura del Ministero della difesa. Ad entrambi i ministeri spettano i compiti relativi alla determinazione del riparto territoriale, alla destinazione degli ufficiali, alla potestà regolamentare, quest’ultima esercitata di concerto con il Ministero di grazia e giustizia e alla disciplina relativa ai servizi di polizia giudiziaria. Dal punto di vista dell’organizzazione territoriale l’arma dei Carabinieri è suddivisa in divisioni, brigate, legioni, gruppi, compagnie, tenenze e stazioni. Possono essere costituiti organismi diversi da quelli di natura territoriale (come battaglioni mobili, squadre sommozzatori, nuclei antisofisticazioni ecc.), da parte del Ministero della difesa, eventualmente di concerto con i Ministeri competenti nella materia nel cui ambito tali organismi devono operare. Il personale si divide in ufficiali, sottufficiali, graduati (appuntati) e carabinieri ed è selezionato relativamente ai carabinieri e graduati con procedimenti di ferma e di rafferma per un periodo massimo di nove anni, dopo i quali il militare può essere nominato in servizio permanente effettivo. I vicebrigadieri (sottufficiali) sono selezionati tra gli allievi sottufficiali e gli appuntati dopo il superamento di corsi di preparazione, mentre gli ufficiali nell’ambito dell’esercito. Il comandante generale è nominato tra i generali di corpo d’armata dell’esercito (v.) in servizio permanente effettivo, con d.p.r., previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della difesa. I compiti spettanti all’arma dei Carabinieri sono essenzialmente di polizia ovvero di sicurezza e di polizia giudiziaria, a cui si aggiungono quelli propriamente militari.