L’espressione indica il carattere irreversibile dell’opera compiuta dalle Comunità europee e dei principi accolti; in altri termini, delle realizzazioni giuridiche, politiche ed economiche raggiunte in ambito comunitario. Tale principio fu affermato per la prima volta, nel Vertice dell’Aja del 1969 la cui finalità fu proprio quella di preparare un consuntivo di quanto fino ad allora fatto e di tracciare le linee di una futura evoluzione, anche alla luce di eventuali ampliamenti della Cee. Occorre tuttavia aspettare il Consiglio europeo di Hannover del 1988 per la seconda formale riaffermazione del principio in oggetto. Occorre però ricordare come l’Atto unico europeo (v.), nella sua parte contenente le disposizioni modificative dei trattati comunitari, si basi largamente sull’acquis communautaire.
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