La nozione di ipermercato, da tempo nota alla letteratura giuridica, trova fondamento in Italia negli artt. 26 e 27 l. 11 giugno 1971, n. 426 e nelle successive norme regolamentari. Si tratta di forme nettamente differenziate di grande distribuzione. Di supermercati sono da tempo pieni i centri abitati italiani, come sono pieni di superettes (o minimarkets). L’ipermercato è la forma di gran lunga più evoluta di grande distribuzione. Il modello è di origine francese, e si caratterizza: a) per la maggiore estensione della superficie di vendita (almeno 2.500 metri quadrati, a fronte degli almeno 400 metri quadrati dei supermercati) e per la disposizione della struttura, come mette in evidenza la citata sentenza, tutta su un medesimo piano; b) per la sua collocazione in località extraurbana e la sua destinazione al servizio di più centri abitati, e perciò con le opportune strutture di parcheggio, di posti di ristoro, di posti di ricreazione e divertimento, di vari elementi di attrazione commerciale; mentre i supermercati sono situati entro i centri abitati e servono un circoscritto raggio di utenze cittadine; c) per la vendita al dettaglio della più grande varietà di prodotti alimentari e di prodotti ad uso domestico, con assortimento di generi merceologici e di marche, come sottolinea Santini, non riscontrabile in altre strutture di piccola o grande distribuzione, e con offerta di prodotti non reperibili nei luoghi di residenza degli utenti; il tutto a prezzi fortemente ridotti per il risparmio dei costi reso possibile dall’insediamento extraurbano. Tutto ciò fa comprendere come gli ipermercati porgono, da un lato, problemi urbanistici ed esigenze organizzative e gestionali profondamente diverse da quelle delle altre strutture di grande distribuzione, come le forme di approvvigionamento dei prodotti rese alquanto più complesse dalla varietà dei generi merceologici e delle marche sottoposti alla scelta degli utenti (non una marca per prodotto, ma tutte o quasi le marche di ciascun prodotto), e come sollevino, al tempo stesso, problemi di inserimento e di gestione, entro la struttura, di collaterali attività di ristoro, di ricreazione e simili che sono merceologicamente separate dall’attività distributiva.
Ior | | | Ipoteca |