La tutela d’urgenza si presenta come il supporto indispensabile all’effettività della tutela giurisdizionale, nell’interesse che una parte ha di evitare un pregiudizio imminente ed irreparabile durante il tempo necessario a fare valere il proprio diritto in via ordinaria. Caratteri tipici sono: provvedimenti d’urgenza la sussidiarietà , intesa come possibilità di utilizzazione dei provvedimenti d’urgenza non solo quando non esistano provvedimenti cautelari nominati (v.), ma anche quando quelle misure non sembrino efficaci; il giudice, nel rispetto dei presupposti previsti dall’art. 700 c.p.c. può emanare i provvedimenti che appaiano, secondo le circostanze, più idonei ad assicurare provvisoriamente gli effetti della sentenza di merito; l’atipicità ; la strumentalità ; la provvisorietà , nel significato di preordinazione alla sentenza di merito. Requisiti specifici per la concessione di provvedimenti d’urgenza sono: il fumus boni iuris (ovvero verosimiglianza dell’esistenza del diritto) e l’imminenza ed irreparabilità del pregiudizio (periculum in mora). L’irreparabilità del pregiudizio, viene valutata in base a diversi parametri, che ne hanno determinato le possibilità di applicazione, piuttosto ampie grazie all’idoneità dei provvedimenti d’urgenza ad ovviare a particolari pericoli, quali ad esempio quello di tardività del provvedimento giudiziale. Lo scopo dei provvedimenti d’urgenza è quello di assicurare provvisoriamente gli effetti della sentenza di merito, sebbene il loro contenuto possa essere non solo conservativo, ma anche anticipatorio. Per quanto riguarda altri aspetti processuali, vale la nuova disciplina generale relativa ai provvedimenti cautelari (v.). .
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