Sono essenzialmente di due tipi. Vi sono standards legislativi, utilizzati per la regolazione delle discipline tecniche, con cui il legislatore stabilisce dettagliatamente i requisiti e i parametri tecnici cui l’amministrazione dovrà adeguarsi o far adeguare altri soggetti (es., edifici, prodotti chimici). Vi sono, poi, standards giurisprudenziali, cioè parametri generali e flessibili ispirati a criteri di giustizia, equità , diritto naturale, di cui il giudice deve tener conto in sede di controllo giurisdizionale dell’operato dei poteri pubblici (es., la ragionevolezza, la proporzionalità ). (Sandulli).
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