Complesso di parametri normativi e di istituzioni tesi alla realizzazione di un principio di solidarietà secondo il quale gli Stati più ricchi devono assistere quelli più poveri attraverso un trasferimento di ricchezze, di conoscenze, di know how, di tecnologie e simili. Si inquadra nel c.d. Nuovo ordine economico internazionale (Noei) (v.), secondo il quale la cooperazione internazionale al fine dello sviluppo è l’obiettivo cui tendono tutti gli Stati ed il loro dovere comune. L’art. 17 della Carta dei diritti e dei doveri economici degli Stati del 1974 precisa che ogni Stato dovrebbe cooperare agli sforzi dei Pvs per accelerare il loro progresso economico e sociale, assicurando loro un aiuto attivo, conforme ai loro bisogni ed ai loro obiettivi in materia di sviluppo, nel rispetto rigoroso dell’eguaglianza sovrana degli Stati e senza condizioni che rechino pregiudizio alla loro sovranità . L’aiuto allo sviluppo ha registrato una prima fase di realizzazione in seno all’Assemblea generale delle N.U. dal 1946 all’inizio degli anni ’60, con la creazione di una serie di organi consultivi e la previsione di programmi di assistenza tecnica. Una seconda fase, a partire dai primi anni ’60 fino al 1973 ha registrato l’avvio di una vera e propria istituzionalizzazione del settore, con la creazione dell’Unctad nel 1964 e dell’Unido nel 1966, la istituzione del Programma delle N.U. per lo sviluppo nel 1965 e la riorganizzazione delle strutture delle N.U. nella materia. La terza fase, iniziata nel 1974, ha visto la definitiva affermazione del Noei e l’emergere del concetto di diritto allo sviluppo attraverso la piena realizzazione del Noei.
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